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Giuseppe Gigliorosso

Giuseppe Gigliorosso

Giuseppe
Gigliorosso

Regista -Sceneggiatore

Giuseppe Gigliorosso è nato a Palermo il 24 febbraio 1959. Si è diplomato all’Istituto di Sato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini di Roma. Nel 2014 Giuseppe Gigliorosso a capo di un gruppo di attori e tecnici realizza con la formula THE COPRODUCERS Ore diciotto in punto film completamente indipendente. Tutti i componenti del cast e della troupe mettono a servizio del film il loro lavoro, la loro professionalità, il loro talento. Nessuno investe capitali di tasca propria. Il giorno del primo ciak i THE COPRODUCERS non hanno un budget. L’avventura ha inizio nella pazzia più assoluta. Solo durante la lavorazione diversi sponsor sostengono la coraggiosa impresa. Persone comuni acquistano il biglietto del film durante il periodo di riprese. La fiducia in questo progetto è tanta. Tutti ci credono. Il periodo delle riprese, dura circa sette mesi per l’impossibilità di girare in modo continuativo come nelle normali produzioni, e la lunga fase del montaggio, della post-produzione e dell’ottimizzazione si conclude dopo quasi un anno. Ecco perché si può affermare che Ore diciotto in punto non sia semplicemente un film, ma un sogno realizzato, una sfida vinta. Il 12 giugno 2014 il film esce nelle sale cinematografiche italiane piazzandosi al secondo posto tra i film italiani più visti. Nella prima settimana il film si attesta tra il diciottesimo e il quarantacinquesimo posto su 152 film proiettati in Italia. Un grande successo per un film indipendente, senza alcun budget per la pubblicità, aiutato solo dal passaparola. Nel panorama cinematografico italiano, la produzione e la distribuzione di Ore Diciotto In Puntoè considerata Una scheggia impazzita. A Palermo il film resta in programmazione in tre cinema, alternati, per circa quattro mesi.

Giuseppe Gigliorosso sin da ragazzo nutre la passione per il cinema. A diciassette anni gira le sue prime immagini con una cinepresa super 8 (Canon 514 XL).
Nel 1985 Giuseppe Gigliorosso dirige il suo primo cortometraggio L’uomo dal fiore in boccatratto da una novella di Luigi Pirandello. Cinque anni più tardi scrive la sceneggiatura di Filologia, riduzione cinematografica di una novella di Leonardo Sciascia. Il famoso scrittore siciliano dà al giovane regista l’autorizzazione a realizzare il cortometraggio senza chiedergli il pagamento dei diritti d’autore. Indubbiamente Sciascia porta fortuna a Giuseppe Gigliorosso, perché nel 1991 il corto è premiato al concorso cinematografico Round 91 di Rimini e successivamente è trasmesso da RAI 3.

Nell’ottobre del 2001 arriva Sé… cortometraggio che ha riscosso un grande successo e che ha ricevuto diversi premi. Nell’anno 2002 Sé… vince due Festival: Cinemae organizzato dal Circolo del Ministero degli Esteri, in palio il premio Kodak ed il premio Studio Universal (presidente della giuria Oliviero Toscani e tra i giurati il regista Ferzan Ozpetek) e il festival internazionale Amori in corto della Città di Terni dove vince come miglior corto e miglior attore protagonista . Sempre nel 2002 il cortometraggio Sé… viene selezionato al 15° festival internazionale Fipa di Biarritz (Francia).

Nell’estate del 2002 seguirà Pia cortometraggio premiato al Festival Corto fiction 2003 di Chianciano Terme. Nel gennaio del 2003 scrive e dirige Centoventimetri (girato in pellicola 16 mm.) cortometraggio che riceve la menzione speciale della giuria al Bellaria Film Festival. Nello stesso anno Centoventimetri viene selezionato al Concorso Internazionale Novara Cine Festival.

Sempre nel 2003 dirige Estasi e tormento cortometraggio premiato al N.I.F.F. 2004 (Net Independent Film Festival) organizzato dalla casa di produzione romana Caro Film e CINECITTA’ DIGITAL.

Nel 2006 dirige Aria. Soggetto di Ernesto Scevoli. Il cortometraggio vince al Bizzarro Film Festival 2006 di Alfonsine (Ravenna) per l’interpretazione dell’attore Sergio Vespertino. L’anno successivo (2007) scrive e dirige il cortometraggio Chi sei. Il corto è selezionato al festival internazionale Inventa un film di Lenola (Latina). Nel 2009 il mediometraggio Ciechi tutti è selezionato al XXII festival internazionale FIPA di Biarritz (Francia).

Giuseppe Gigliorosso è stato direttore artistico di quattro edizioni (2003-2006) del Festival Nazionale Capaci Cinema Breve festival che si svolge nella Città di Capaci. Nell’aprile del 2010è docente per il progetto Un film per il L.U.M. (Laboratorio Universitario Multimediale) dell’Università di Palermo DAMS Nell’agosto del 2010 e 2011 è direttore artistico del Bisacquino Festival Set Primo Premio Frank Capra.

Nel 2014 scrive e dirige il lungometraggio Ore diciotto in punto. Nell’anno precedente all’uscita nelle sale Ore diciotto in punto è selezionato al Taormina Film Fest mentre al Festival Internazionale dell’Arte Cinematografica di Imperia vince il Premio per la Miglior Regia. AlFestival Internazionale di Sciacca vince il Premio del Pubblico. Nel 2014 è selezionato al Sud Est Festival di Washington. Nel 2015 il film è selezionato in Cina al Pechino International Film Festival nella sezione Panorama. Sempre nel 2015 il Ministero dei Beni Culturali –Direzione Generale Cinema- dà al film Ore diciotto in punto la qualifica di film d’Essai.

Aurelio Grimaldi

Aurelio Grimaldi

Aurelio
Grimaldi

Narratore -Sceneggiatore

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Narratore, sceneggiatore e maestro elementare. Negli anni ottanta incominciò a scrivere varie opere letterarie tra cui Mery per sempre (1987), da cui Marco Risi ricaverà un film nel 1988. Dopo il successo del film Grimaldi, che aveva collaborato (senza accredito) alla sceneggiatura di Sandro Petraglia e Stefano Rulli, fece il suo ingresso nel mondo del cinema scrivendo nel 1990 il soggetto e la sceneggiatura di Ragazzi fuori, diretto dallo stesso Risi, e vincendo nello stesso anno il premio Solinas con La discesa di Aclà a Floristella, che sarà la sua prima regia, presentato in concorso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica del 1992. Con il successivo La ribelle (1993, con una Penélope Cruz diciottenne) partecipò al Festival di Locarno ma la consacrazione avvenne nel 1994 con Le buttane, opera tratta da un suo libro (Bollati Borlinghieri, 1990) in concorso (tra mille polemiche nazionali) al Festival di Cannes del 1994 e che vinse il premio della critica al Festival di Rotterdam. Ammiratore “critico” di Pier Paolo Pasolini, Grimaldi gli dedicò ben tre opere: Nerolio (1996), Un mondo d’amore (2001-2003) e Rosa Funzeca (2002). Nerolio è considerato dal Grimaldi il suo film più riuscito: girato a Siracusa in appena 17 giorni, fu rifiutato dal Festival di Venezia dal direttore Gillo Pontecorvo e dal suo consulente Vincenzo Cerami che affermando che Pontecorvo l’anno prima aveva selezionato Pasolini, un delitto italiano di Marco Tullio Giordana perché, a differenza di Nerolio, offriva un quadro “politicamente corretto” della figura di Pasolini. Il film fu infine presentato al Festival di Locarno dove curiosamente fu maltrattato dalla critica nazionale e invece altamente apprezzato dai critici stranieri presenti al Festival. La pellicola ebbe inoltre pesanti problemi distributivi; fu oltretutto vietato ai minori di 18 anni sebbene non contenga né immagini erotiche né scene di violenza gratuita, ed è pertanto visibile solo in dvd. Nel 1998 – dichiarando espressamente che dopo la delusione legata all’ostracismo distributivo di Nerolio era ben lieto di dirigere un film chiestogli dalla potente Medusa – realizzò, tra infinite polemiche, Il macellaio, con protagonista la soubrette Alba Parietti, che veniva da un personale successo televisivo col discusso Macao. Il film incassò circa 4 miliardi, dopo esserne costati 2.7, ma fu massacrato dall’intera critica italiana. Grimaldi commentò così: “Il mondo del cinema, che a volte pare ansioso di formulare liste di proscrizione, ancora mi rinfaccia quel film. Non è certo un capolavoro ma resto dell’idea che il destino critico di questo film fosse scritto prima ancora di essere realizzato. Ne ero francamente consapevole, infatti ripetevo ad Alba, durante le riprese: «Non ti illudere: qualunque cosa faremo, ci faranno a polpette». Francamente credo che ce lo siamo meritati: toccare il sesso nel cinema resta comunque un atto di provocazione, giustamente raddoppiato se la protagonista è un personaggio televisivo senza alcuna esperienza attoriale”. Nuovo scandalo e nuove polemiche col film La donna lupo (1999), interpretato dall’esordiente Loredana Cannata e dal futuro produttore Arturo Paglia, fu definito da Roberto Nepoti come «un porno sul tema dell’emancipazione sessuale femminile»[1]. Tendenzialmente sconfessato dalla critica italiana, il film fu l’unico italiano selezionato sia al Festival di Toronto (dove Piers Handling lo definì uno dei film più innovativi dell’anno) che al Festival di Rotterdam, le due kermesse non competitive con l’ambizione di raccogliere le migliori produzioni dell’anno.

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Alessio Vassallo

Alessio Vassallo

Alessio
Vassallo

Attore
Insegnante corso full-immersion

Nato a Palermo, si trasferisce a Roma dove nel 2007 si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Sempre nel 2007 partecipa ad un laboratorio diretto da Luca Ronconi. Inizia recitando in teatro, per poi lavorare nel cinema e in televisione. Ha interpretato da protagonista il ruolo di Pippo Genuardi nel film per la TV trasmesso da Rai Uno in prima serata “La concessione del telefono” tratto da un romanzo di Andrea Camilleri. Nella serie TV “Il giovane Montalbano” Alessio Vassallo ha interpretato il ruolo di Mimì Augello.

Formazione

2004-07 Diplomato presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico 2006-07 Seminario su “Quer Pasticcio Brutto di Via Merulana” diretto da Luca Ronconi 2008-2009 Diploma presso Susan Batson Accademy, New York.

 

Cinema

2017- Dieci storie proprio così (menzione speciale ai nastri d’argento)
2016- Il giorno più bello “protagonista” – regia V. Palmieri
2015 – Honeymùn protag “coprotagonista” – regia S. Allocca
2015 – Fino a qui tutto bene “protagonista” – vincitore del festival del cinema di Roma – regia R. Johnson 2013 – La nuova ossessione “coprotag” regia L. Tornatore

2013 – La moglie del sarto “protag” – regia M. Scaglione 2009 – Baci mai dati regia R. Torre
2009 – L’ultimo re regia A. Grimaldi
2008 – Viola di mare regia D. Maiorca

2007 – Io parlo regia M. Gianfreda

 

Televisione

2020 – La concessione del telefono – regia Roan Johnson 2018 – Passeggeri Notturni “protag” – regia R. Grande
2018 – La stagione della caccia “coprotag” – regia R. Johonson 2018- I Medici Master of Florence “coprotag” – regia J.Cassar 2017- Io sono Libero “protagonista” – regia F.Miccichè

2016 – Sorelle “coprotagonista” – regia C.TH. Torrini
2015 – Il Giovane Montalbano 2 – regia G.Tavarelli Ruolo mimì augello coprotagonista 2015 – Romanzo siciliano “coprotag” – regia L. Pellegrini
2014 – A testa alta – regia M.Zaccaro
2014 – Il signore sia con te “ coprotag” regia G. Lepre
2014 – Trilogia anni 70 “protagonista “ regia G. Diana
2012 – Borgia: Faith and Fear regia D. Walsh
2011 – Il giovane Montalbano “coprotag” regia G. Tavarelli
2010 – Edda Ciano e il Comunista “coprotag” regia G. Diana
2009 – Squadra Antimafia “antagonista” regia B. Catena
2007-08 – Agrodolce “protagonista” Registi Vari
2007 – Capri 2 regia A. Barbini
2007 – La vita rubata “coprotag” regia G. Diana
2006 – Noi due regia M. Coglitore

 

Teatro

Dieci storie proprio così – regia E. Giordano
La Nuvola in calzoni regia E. Coltorti
La Cantatrice calva regia T. Solenghi
Un uomo e una donna a letto alle 10.30 di sera regia F. Mari Milonga regia P. Maffioletti

Decameron regia Zucchi/Maffioletti Le Trachinie regia P. Giuranna
No entry, no exit regia P. Maffioletti Una mano sul ventre regia M. Savettari I Miserabili regia A. Zucchi

Le notti bianche regia L. Pasquinelli Amata Mia regia Sepe/Sastri

giuseppe gigliorosso
Daniele Ciprì

Daniele Ciprì

Daniele
Cipriì

Regista e Direttore della Fotografia
Insegnante corso full-immersion

DANIELE CIPRÌ

Direttore della fotografia
Regista
Montatore

Daniele Ciprì nasce a Palermo nel 1962. È regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, montatore e docente. Alla fine degli anni ’80 in coppia con Franco Maresco crea Cinico TV, in onda su Rai 3, e gira vari film tra cui Lo zio di Brooklyn (1996), Totò che visse due volte (1999), Il ritorno di Cagliostro. Nel 2009 vince il Gold Plaque per la fotografia di “Vincere” per la regia di Marco Bellocchio, con cui si è aggiudicato anche il Davide di Donatello (2010) sempre per la miglior fotografia. Con È stato il figlio (2012) ha vinto l’Osella per il migliore contributo tecnico di Venezia, il Premio Unicef (2012), e il Globo d’Oro per la miglior regia (2013). “Salvo e Fai bei sogni” ricevono la nomination per la miglior fotografia ai David di Donatello nel 2014 e nel 2017. Con Salvo è Nastro d’Argento per la miglior fotografia (2014).

Nel 2012, decide di staccarsi da Maresco e di affrontare la sua prima regia senza la collaborazione del collega, È stato il figlio, tratto dal romanzo omonimo di Roberto Alajmo, con Toni Servillo, Giselda Volodi e Aurora Quattrocchi. Nel 2014, replica l’esperienza con la pellicola La buca, all’interno del quale mette in scena la precarietà disordinata con Sergio Castellitto e Rocco Papaleo.

Vincitore del David di Donatello 2020 per la fotografia del film “Il primo Re” di Matteo Rovere

FILMOGRAFIA

giuseppe gigliorosso
Ugo Flandina

Ugo Flandina

Ugo
Flandina

Montatore

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Da una ventina d’anni lavora su sistemi Macintosh e, oltre al pacchetto Adobe Creative CC, utilizza programmi per il settore audio-visivo quali Final Cut Pro X, Compressor, Motion, Da Vinci Resolve, Audition, … In ambito TV ha collaborato con un affermato studio di produzioni cinetelevisive di Palermo, la VISION s.r.l., di Antonio Messina, coprendo diversi ruoli tra cui aiuto regista, operatore video, fonico e assistente di produzione e casting. Ha partecipato alla realizzazione del film Ore diciotto in punto, scritto e diretto da Giuseppe Gigliorosso in cui ho coperto diversi ruoli, quali aiuto/assistente regista, montatore, post-produzione, edizione (DCP, Blu-ray, DVD, …). Nel 2014, Ha lavorato al film del regista/attore/produttore Egidio Termine Il figlio sospeso(già Laurus), in cui ha coperto il ruolo di video, di data manager e addetto ai giornalieri; in post-produzione ha curato, insieme al regista, il montaggio, tutta la post-produzione, qualche VFX e tutte le varie edizioni (DCP, Blu-ray, DVD, …). Nel 2015 ha lavorato al film di Valentina Gebbia Erba Celeste, coprendo diversi ruoli: aiuto regista, direttore della fotografia, secondo operatore alla mdp, montaggio (insieme alla regista), post-produzione, qualche VFX, color correction, color grading, tutte le varie edizioni (DCP, Blu-ray, DVD, …).

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giuseppe gigliorosso